Stella Maris

"Stella Maris" di Cormac McCarthy è un'opera che si colloca nel contesto della complessa psiche umana e degli intricati legami tra mente e corpo, desiderio e dolore. Il romanzo presenta una narrazione intima e tesa tra Alicia Western, una giovane donna tormentata da molteplici disturbi psichiatrici e dai suoi demoni interiori, e il dottor Cohen, il suo psichiatra, il quale cerca di aiutarla a trovare un senso in mezzo al caos che la circonda.
Alicia è un personaggio affascinante e complesso, dotata di un'intelligenza straordinaria e di talenti ineguagliabili nella matematica e nella musica. Tuttavia, è intrappolata in una spirale di sofferenza, perseguitata da allucinazioni e dal trauma lasciato dal suo passato, in particolare dal suo rapporto con il fratello Bobby, che gioca un ruolo cruciale nella sua vita e nel suo silenzio.
La struttura del romanzo, che si svolge principalmente attraverso il dialogo tra Alicia e il dottor Cohen, crea un'atmosfera claustrofobica, dove ogni parola ha un peso significativo e risonante. McCarthy usa un linguaggio ricco e barocco, intrecciato con riferimenti a teorie matematiche e filosofiche, per esplorare non solo la mente di Alicia ma anche le tensioni esistenziali che la affliggono.
Il tema del nichilismo emerge in modo potente, sottolineando l'idea che la vita può apparire priva di senso e che ogni tentativo di trovare significato può essere ostacolato da forze interne ed esterne. La brillantezza di McCarthy emerge non solo nei temi trattati, ma anche nella profondità dei personaggi e nella loro interazione, in una danza verbale che rivela tanto sul dolore quanto sulla resilienza umana.
Come parte della dilogia che include "Il passeggero", "Stella Maris" si propone come una riflessione complessa e sfumata sulla vita, la perdita e la ricerca incessante di connessione, lasciando un'impressione duratura sul lettore con la sua prosa poetica e i dilemmi esistenziali affrontati dai suoi protagonisti.